Alain Cavagna

Alain Cavagna (foto Damiano Benedetto)

Giornata di caldo e sole sulla Valsusa ad illuminare la prima delle due giornate tricolori del campionato italiano di corsa in montagna in prova unica, prima volta nella storia della specialità. Oggi protagoniste le categorie giovanili: cadetti e allievi a Venaus, juniores uomini e donne da Mompantero. Tra gli under 20 si conferma Alain Cavagna (Atl. Valle Brembana) e al femminile c’è la vittoria a sorpresa di Carlotta Uber (Lagarina Crus Team). Nelle gare under 18 Lisa Kerschbaumer (Sportclub Merano) e Mattia Zen (Cus Insubria Varese Como) sono i campioni italiani di categoria. Nella classifica dei Societari giovanili dopo le due prove di Malonno (1° agosto) e Venaus, successo per Podistica Valle Varaita al maschile e Sportclub Merano al femminile. Tra gli under 16 primo posto di Anna Hofer (Sportclub Merano) e Francesco Ropelato (Us Quercia Trentingrana). Nel campionato italiano per regioni la classifica combinata vede l’affermazione della Lombardia sul Veneto e il Trentino, con l’Alto Adige a vincere tra le donne e il Trentino al maschile.

JUNIORES UOMINI – Partenza da Mompantero, dopo 4,820 km e 420 metri di dislivello arrivo in località Braida, per gli under 20 uomini e donne. Al primo rilevamento è il favorito della vigilia Alain Cavagna (Atl. Valle Brembana) al comando, con 20 secondi di vantaggio su Marco Zoldan (Atl. Rodengo Saiano Mico), poi Alessandro Crippa (Atl. Alta Valtellina) e Alessandro Rossi (As Lanzada). È ancora Cavagna solitario in testa a Madonna della Cava, con il gruppetto di inseguitori formato da Rossi, Crippa e Zoldan tutti insieme a 53 secondi. Nel tratto finale Cavagna prosegue indisturbato e taglia vittorioso il traguardo mentre alle sue spalle è Alessandro Crippa ad avere la meglio su Alessandro Rossi e Marco Zoldan nell’ordine.

Carlotta Uber

Carlotta Uber (foto Damiano Benedetto)

JUNIORES DONNE – Carlotta Uber (Lagarina Crus Team) guida il gruppo di atlete al primo rilevamento con 13 secondi su Elisa Pastorelli (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) e Irene Aschieris (Atl. Susa). Gara di rimonta per Pastorelli che in salita riesce a raggiungere e ad agganciare la Uber che però reagisce e taglia per prima il traguardo in località Braida conquistando il primo titolo italiano della carriera. La lotta per il terzo posto è invece tutta piemontese con protagoniste Chiara Sclavo (Dragonero) e la Aschieris che si presentano al secondo rilevamento con 30 secondi di svantaggio rispetto alla coppia di testa. All’arrivo nel duello prevale la Sclavo che conclude così una prova in rimonta. La Uber può essere definita la sorpresa del giorno e la prima ad essere stupita del risultato ottenuto è lei stessa: “Non so nemmeno descrivere l’emozione che provo, non avevo vinto mai nulla di così importante. Ho iniziato a praticare la corsa in montagna con costanza soltanto un anno fa per passione, come tutte le cose che faccio. Ora aver raggiunto il tricolore per me è un’emozione che non so descrivere. Ho sempre guardato con ammirazione gli atleti che vestivano la maglia azzurra nelle rassegne internazionali e pensare che dopo questo risultato potrei essere tra loro…non riesco ancora a realizzarlo! Davvero, ci ho creduto soltanto quando mi sono vista davanti da sola, perché proprio non pensavo al titolo”.

Lisa Kerschbaumer (foto Damiano Benedetto)

ALLIEVE – Nella gara femminile under 18 il tracciato è di 4030 metri con un dislivello di 185 metri, così come per quella maschile. Al termine del primo giro Luna Giovanetti (Atl. Valle di Cembra) al comando su Lisa Kerschbaumer (Sportclub Merano) e Axelle Vicari (Pol. Sant’Orso Aosta), quindi Greta Settino (Toscana Atl. Empoli Nissan) ed Eloisa Marsengo (Atl. Stronese-Nuova Nordaffari). La situazione cambia al secondo giro: Kerschbaumer passa al comando, con un margine di quasi un minuto su Giovanetti e Vicari. Quinta lo scorso anno al campionato tricolore e seconda a Malonno in staffetta, l’altoatesina non cede nel tratto finale e taglia vittoriosa il traguardo con autorità. Volata per la seconda piazza tra Giovanetti e Vicari che si decide in favore della valdostana, quarta la Marsengo davanti a Greta Settino. Felice, e non può essere diversamente, Lisa Kerschbaumer: “Sono molto sorpresa del risultato. Sapevo che Giovanetti era molto forte, e che la gara era dura ma avevo energia per provarci, l’ho fatto ed è andata bene. Ora vedremo a quali competizioni partecipare nel seguito della stagione, in base a come sarà il calendario”. “Sono super contenta – commenta la Vicari -. È una gara molto impegnativa, a metà corsa non mi aspettavo questo risultato, sono contenta di essermela giocata con Luna”. Giovanetti in giornata no, ma comunque sportiva: “Sono comunque felice della mia gara perché so che ce l’ho messa tutta come sempre, ma oggi più di così non ne avevo. Gare ce ne saranno ancora, andranno meglio le prossime”. Vittoria di società allo Sportclub Merano davanti alla Polisportiva Sant’Orso di Aosta e all’asd Rigaudo I Love Sport.

Mattia Zen (foto Damiano Benedetto)

ALLIEVI – Aveva un pallino fisso Mattia Zen (Cus Insubria Varese Como), lo dice lui stesso al traguardo: “Stare al comando, anche a costo di saltare. Questa era la mia idea prima della gara e la testa mi ha aiutato a non mollare mai”. Testa, cuore e gambe hanno così portato Mattia Zen a conquistare il titolo italiano di categoria, una vittoria di autorità dopo il terzo posto dello scorso anno. “Sapevo di essere in forma e di stare bene, dopo la prima discesa ho preso margine e me ne sono andato, poi ho avuto un momento di crisi e Samuel Demetz è riuscito a riprendermi al termine della seconda salita. Ma ho avuto la lucidità di reagire. Alla fine non ne avevo più, sono andato avanti solo di cuore!”. Ottima la prova di Samuel Demetz (Gherdeina Runners), secondo al traguardo e anche lui dopo aver dato fondo a tutte le proprie energie, terzo il campione italiano di staffetta Elia Mattio (Pod. Valle Varaita) comunque soddisfatto: “È una terza posizione ai campionati italiani, non si può davvero essere delusi”. Al quarto posto Stefano Benzoni (Us Rogno), seguito da Davide Curioni (Gp Santi Nuova Olonio). Primo posto per club all’asd Rigaudo I Love Sport, sul podio anche Podistica Valle Varaita e Cus Insubria Varese Como.

SOCIETARI – Dopo le due prove di Malonno e Venaus, la Podistica Valle Varaita si aggiudica il CdS giovanile al maschile con 237 punti davanti al Cus Insubria Varese Como e all’Atletica Dolomiti Belluno. Al femminile il successo va allo Sportclub Merano con 163 punti nei confronti di Polisportiva Sant’Orso Aosta e Atletica Valle di Cembra.

Anna Hofer (foto Damiano Benedetto)

CADETTE – Da percorrere 2460 metri con un dislivello di 90 metri per la gara cadette, la prima del campionato italiano di Susa a prendere il via, e stesso tracciato per la prova maschile. Rispettati i favori del pronostico con la vittoria di Anna Hofer (Sportclub Merano) per la rappresentativa dell’Alto Adige. Già in testa a metà gara, la Hofer vince facilmente con un buon distacco sul traguardo. Per lei, campionessa italiana di staffetta a Malonno, il secondo tricolore in poco meno di un mese. “Sono contenta che si sia potuto tornare a correre in montagna e molto felice per i risultati ottenuti, il percorso di Susa mi piaceva e si adattava alle mie caratteristiche. Ora proverò a fare qualche allenamento in pista e poi mi preparerò per la prossima stagione di corsa in montagna”. Alle sue spalle la portacolori del Veneto e della Bellunoatletica, Lucia Arnoldo, seconda anche lei a metà gara dopo la parte più difficile del percorso e la salita verso il punto più alto del tracciato, posto a 645 metri. Terza piazza per Sofia Demetz (Sportclub Merano) che nel finale riesce a superare Melissa Bertolina (Atl. Alta Valtellina), a seguire Chiara Pedol (Bellunoatletica) e la siciliana Federica Borromini (Bike Caltavuturo). Nella classifica per regioni, successo per l’Alto Adige che conquista la prima e la terza posizione individuale, rispettivamente con la Hofer e la Demetz. Al secondo posto il Veneto, terza la Lombardia davanti a Trentino, Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Piemonte. Tra le società, lo Sportclub Merano precede Bellunoatletica e Atletica Valle Brembana.

Francesco Ropelato (foto Damiano Benedetto)

CADETTI – Titolo per Francesco Ropelato (Us Quercia Trentingrana), campione italiano in carica che nel suo palmarès vanta anche il tricolore 2019 di cross. Partito tranquillo, a metà gara supera Nicola Morosini (Us Rogno), che poi chiuderà al quarto posto. Ropelato resta in testa indisturbato sino all’arrivo dove è secondo alle sue spalle il piemontese Alessio Romano (Atl. Roata Chiusani), sorpresa di giornata, capace di recuperare un paio di posizioni nel tratto finale. “Sapevo di stare bene – le parole del vincitore – perché nelle gare in regione mi sono accorto che al traguardo avevo ancora energia. Peccato non essere riuscito a fare anche la staffetta a Malonno”. Terza piazza per Matteo Predanzini (Atl. Alta Valtellina), portacolori della Lombardia, quinto Abrham Asado (Pol. Centese) per l’Emilia Romagna. Grazie a Ropelato, il Trentino si aggiudica la classifica per regioni maschile davanti al Piemonte di Alessio Romano, terza la Lombardia. Seguono Emilia Romagna, Veneto e Valle d’Aosta. Tripletta piemontese per club con il successo di asd Rigaudo I Love Sport davanti a Podistica Valle Varaita e Dragonero. Nella combinata under 16 la Lombardia prevale su Veneto e Trentino, poi Emilia Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta con l’Alto Adige fuori classifica perché presente solo con la squadra femminile.